Wicked Game: l'amore e la perdita. Perché è la canzone d'amore per eccellenza.
- Alfonso Cacciapuoti
- 14 mag 2020
- Tempo di lettura: 5 min
C'è una strana energia che avvolge l'esatto momento in cui si partoriscono nuove idee. Spesso non vi è nemmeno l'ispirazione e spesso, le cose belle, si realizzano anche dal nulla. Quella di "Wicked Game" di Chris Isaak è una storia conosciuta, riciclata e raccontata più volte nel corso degli anni, eppure, ogni volta porta una ventata d'aria fresca, come dopo ogni ascolto.
Leggenda vuole che Chris, alla fine degli anni '80, innamoratosi di una ragazza, riceve una sua chiamata dove lei avvisa di andarlo a trovare per passare la notte a chiacchierare ma, Chris, sa benissimo che non andrà così. E quindi, in preda all'ansia, si appresta ad abbracciare la sua chitarra e a strimpellare tre accordi, a giocare con parole sporche che si attaccano una addosso all'altra. La prima frase che scrive è di una crudeltà unica ma allo stesso tempo dolce:
"The world was on fire and no one could save me but you".
Procediamo con calma. Il mondo è in fiamme e il nostro caro Chris cosa fa? Cerca qualcuno che lo salvi e, tra tanti rifiuti, c'è solo lei. Perché proprio l'amore ti dovrebbe salvare da un inferno? È l'unico modo possibile? È una risposta difficile da dare, ma sappiamo bene che le cose belle accadono solo dopo quelle brutte, c'è una sorta di legge naturale per questo.
Chris continua a strimpellare e canta:
"It's strange what desire will make foolish people* do".
Ecco qua, risposta data al perché della salvezza nel mondo in fiamme e la nostra analisi potrebbe già concludersi qui; *anche perché, nelle versioni successive, il nostro autore cambierà quel "people" in "lovers". Ma non è tutto. Perché dopo essersi aperto in una sconvolgente dichiarazione d'amore nel primo verso, continua il secondo concludendo la strofa con:
"I'd never dreamed that I'd meet somebody like you
And I'd never dreamed that I'd lose somebody like you"
Mai sognato di incontrare e mai sognato di perdere la stessa e medesima persona. Ancora una volta, dopo una frase d'amore sembra nascondersi dietro ad una strana inquietudine che lo porta in avanti a pensare di aver già perso la persona amata. Ma quella di Chris non è paura, non è una vera perdita, è solo la sensazione in cui si trova quando parla proprio del "Wicked Game".
"What a wicked game to play, to make me feel this way
What a wicked thing to say, you never felt this way
What a wicked thing to do, to make me dream of you"
E dopo questa seconda strofa, la domanda sorge spontanea: perché questo gioco dovrebbe essere proprio "wicked"? La traduzione più corretta porterebbe a dire "Gioco Malvagio" e questa malvagità, per quello che ci viene riferito, si estende anche alle cose da dire e da fare. C'è sempre un qualcosa di occulto nel testo ma allo stesso tempo vuole dirci qualcosa di chiaro in questa canzone e, sembra che più vada avanti verso la fine, più ci lasci in mano il non-significato. Chris si sente in un modo e sa benissimo (per quel che ci racconta) che anche l'altra persona si trova nella sua stessa situazione, quasi a voler estendere a tutti gli altri uomini la sua idea d'amore, quasi fosse una condizione universale. E a pensarci, come dargli torto? L'amore ti salva dalle fiamme, ti costringe a sognarlo quando già ce l'hai e ad aver paura di perderlo quando invece, a volte, l'hai già perso. E lo stare in bilico di questa situazione è la vera essenza del "Wicked Game". Chris (o qualsiasi altra persona) sa bene di amare una persona, ma sa benissimo che quell'amore è l'unica cosa che lo rende debole e forte allo stesso tempo, perché l'ha salvato ma lo condanna, perché alla fine, diciamocelo, all'amore non c'è spiegazione, e quest'attrazione dell'incognito esplode in tutto il suo timore nella paura del ritornello:
"No, I don't wanna fall in love..."
Una frase semplice e che suona quasi banale: la paura di innamorarsi di qualcosa che se-casomai-poi-chissà dovesse finire, porterebbe a farci stare ancora più male di quanto lo fossimo prima di essere salvati. Ma non è tutto, perché nel bel mezzo del ritornello, un coro sottovoce, che funge quasi da sirene ammaliatrici omeriche, ripete:
"This world* is only gonna break your heart"
Bam! Mazzata finale. Non c'è speranza per l'amore perché il mondo (lo stesso che all'inizio della canzone era avvolto dalle fiamme) ha deciso così, le cose andranno male e ti spezzeranno il cuore. E basta. O forse no; *perché ci sono molte versioni che riportano quel "world" con "girl" facendo risultare la ragazza l'unica ragione per cui tutta la sua storia vada in rovina. Quindi, ragazza o mondo che sia, entrambi sono coscienti del fatto di essere la causa scatenante del fallimento in amore del nostro caro cantante.
...se non fosse che nel bel mezzo dei cori Chris pronunci con una voce straziante:
"...with you."
"Di te." "No, io non voglio innamorarmi di te". A concludere la frase iniziale del ritornello. Quasi a contrastare quelle voci, quasi a volersi convincere che quello di cui ha paura non è l'amore in sé, ma l'amore che prova per quella esatta persona. Ed è qui che ci lascia un altro dubbio. Chris quindi è o non è innamorato di quella persona? Un'intera canzone per cercare di capirlo e alla fine quello che ci lascia è soltanto un altro dubbio costruito su altri. E, attenzione, è proprio qui che la canzone funziona ed esprime il suo massimo significato: l'amore non ha spiegazione perché non ha senso essere spiegato. Va vissuto come fosse un gioco, anzi, una serie di molteplici giochi, che sono a loro volta malvagi perché non ci fanno capire esattamente niente. Come non ci fanno capire il perché ci innamoriamo delle persone che ci vengono a salvare in un mondo in fiamme quando poi basterebbe solo un "grazie". E allora, quindi, si decide di mettersi in gioco; un gioco cattivo e disgustoso ma che ci piace, dove conosciamo esattamente le regole e i pericoli che potrebbero presentarsi e che nonostante tutto, continuiamo a giocare fino alla fine, senza capire mai il perché.
Ora sono passati un sacco di minuti e Chris sente bussare alla porta mentre appunta le ultime note e l'ultima frase della canzone che lo porterà in gloria ovunque. Chris guarda intensamente negli occhi la destinataria della sua canzone ed è pronto a giocare come tutte le altre volte precedenti, a gridarle in faccia quel "No, I don't wanna fall in love with you" nell'intensa passione del momento e, invece cosa fa? Decide di cantarle la sua ultima creatura appena nata. La ragazza ne rimane spiazzata, Chris è euforico perché sa che quella che ha creato è una delle canzoni destinate ad essere ricordate per sempre nella storia della musica. E allora prende la sua partner di giochi per le spalle e l'accompagna alla porta, le tiene la mano e fissandola per un'ultima volta le dice: "I'm sorry, you are beautiful, but the song is more beautiful".
E a me piace pensare che, accompagnata la ragazza alla porta e rimasto di nuovo da solo a casa, abbia ripreso a suonare un'altra volta la sua canzone, concludendo l'ultimo accordo con la frase finale scritta poco prima dell'entrata di lei che racchiude tutta l'essenza della sua canzone:
"Nobody loves no one".
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